mercoledì 6 aprile 2011

Napoli, ragazzino fotografa un «Ufo» «Pensavo fosse un aereo di Gheddafi»


NAPOLI – «Pensavo che fosse un aereo di Gheddafi»: Marco D’Orsi, 13 anni, abita a salita Betlemme, a ridosso di via dei Mille e venerdì scorso alle 12,27, s’è affacciato al balcone, ha alzato gli occhi è ha visto un oggetto non identificato, un Ufo, appunto.

«Sono corso nella stanza» racconta «ho preso il telefonino, sono tornato fuori e ho scattato». Il risultato è l’immagine di un disco volante accanto ai panni stessi, sopra i tetti dei palazzi umbertini di Chiaia. Sembra l’inizio di un racconto fantascientifico, un incontro ravvicinato di secondo tipo, scritto a quattro mani da Domenico Rea e Isaac Asimov. La forma è proprio quella che abbiamo visto riprodotta in centinaia di film e migliaia di fumetti.
Ma Marco non si sente come un protagonista di «E. T.». «Non mi sono entusiasmato e prima di mostrare agli altri la foto ho riflettuto molto». Pensatela come volete, ma è il secondo avvistamento in pochi giorni tra Napoli e dintorni (l’altra visita dalle profonde galassie c’è stata a Monte di Procida). Che fossero interessati alla monnezza? Se la prendessero.
di Pietro Treccagnoli IL MATTINO DI NAPOLI



Ed infatti la forma di questo disco volante, posticcio, é proprio quella che abbiamo giá visto tante volte. E’ talmente identica che persino l’angolo di curvatura é lo stesso del famoso tarocco Messicano datato 1993:
…poi riproposto a Phoneix 15 anni piú tardi. Insomma, c’e’ persino chi riesce a riciclare i tarocchi usati e a rivenderli come notizie fresche di giornata, aiutati da svariati quotidiani locali. L’anima affarista dei Napoletani si riconosce subito.
:)
Un ragazzino di 13 anni pensava fosse l’aereo di Gheddafi, quindi si suppone abbia riconosciuto la sagoma di un aereo terrestre, ben diversa da un disco volante. Eppure l’unica foto scattata col telefonino ha una qualitá di jpeg molto scadente (compressa al 40%) e l’UFO sembra molto vicino all’obiettivo. Quasi immediatamente dietro quelli che hanno definito “panni sporchi”. Allora il ragazzino ha problemi di vista, perché ad una distanza cosí ravvicinata si vede chiaramente che non é un aereo, né tantomeno quello di Gheddafi.
Il telefonino, che per motivi a noi ignoti, scatta una sola ed unica foto per immortalare un contatto del genere tra due civiltá. Alle feste di compleanno di solito se ne scattano di piú per poi tenere le migliori.
Non manca il tentativo di camuffare la malafede di questo “guappo” dicendo di averci riflettuto a lungo (da Venerdí primo Aprile a Martedí 5…ammazza che velocitá). E dopo averci riflettuto a lungo? Chiama la stampa? (no quella arriva da sola!) Chiama il Presidente della Repubblica? Un centro ufologico? Un esperto del settore? Qualcuno che possa dare voce ad un avvistamento cosí sensazionale? La consegna ai genitori? No, mostra la foto agli amici.. . Una storia a lieto fine se l’intento di questo ragazzino era proprio quello di suscitare lo sdegno della popolazione e degli enti locali sul problema dell’immondizia a Napoli.
Per quanto riguarda l’UFO purtroppo, anche per questa volta, si tratta di un clamoroso falso. Il copia/incolla é grossolano. Probabilmente l’ufo é stato ritagliato, negativizzato e capovolto per appiccicarlo su quello sfondo.

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