giovedì 30 settembre 2010

L'idea geniale.


Dopo aver stufato con le solite panzane sugli effetti delle scie chimiche, sulla quota degli aerei percepita ad occhio nudo o dal rumore di una scoreggia, dopo il morgellons, il bario, l'alluminio (ricordiamo sempre anche lo stronzio) i particolati di ricaduta e le pioggie latiginose, ecco la geniale trovata di Rosarione Marciano'. Prendere una notizia priva di qualsiasi fondamento e costruirci attorno un nuovo capitolo della saga di Lord Casco.
Del resto deve pur continuare a mantenere alto l'interesse nei confronti di un argomento monotematico che, ultimamente, sembra perdere colpi.






  • Articolo sul Terraforming






  • Secondo voi a cosa potrebbero servire i nanocircuiti, gli impianti alieni dei Rettiliani e le fibre tossiche bioplasmatiche che vibrano nell'aria elettrica? Straker cerca di spiegarlo con parole sue (tutte sue) invocando niente popò di meno che il Terraforming.


    La spiegazione del Terraforming tratta dall’"Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia" ci offre un appiglio per investigare l’annosa questione “scie chimiche” da un’angolazione sui generis.

    L'angolazione è molto sui generis. Il libro di John Gribbin "Enciclopedia di astronomia e cosmologia", edito in Italia da Garzanti, spiega il significato di Terraforming. Il terraforming è quel processo che trasforma un pianeta sterile in un ecosistema indipendente atto ad accogliere forme di vita. Un modello matematico sviluppato dalla Nasa che è ben oltre le normali possibilità tecnologiche, quindi soggetto ad attività speculative e citato spesso nei romanzi di Fantascienza.

    Per la verità l'articolo citato da Straker è molto interessante e ricco di citazioni anche se si tratta sempre di un blog di un "simpatizzante". L'ultimo pezzo è sicuramente una "simulazione" presumibilmente possibile, come è ben lasciato intendere alla fine:


    Cosa accadrebbe però se nel pianeta scelto per la terraformazione esistessero delle forme di vita seppur primitive? Ecco il problema etico: terraformare comunque oppure no? La scelta ovviamente dipenderebbe dalla necessità di avviare il processo. Una terra minacciata per motivi naturali od artificiali sarebbe senz’altro una buona scusa per avviare lo stesso il progetto, noncuranti dell’estinzione delle forme di vita autoctone che genererebbe l’operazione. Una buona alternativa potrebbe essere quella di modificare di pari passo sia l’ambiente del pianeta che la fisiologia della vita indigena su quel pianeta, in modo da preservarla seppur in forma differente. Sul pianeta così terraformato convivrebbero quindi la nuova specie ingegnerizzata e modificata con la specie ospite con conseguenze in tutti i settori della vita difficilmente comprensibili ad oggi. Si potrebbero creare ulteriori nuove specie date dall’unione delle due forme di vita (autoctona e ospite) oppure generare conflitti sia a livello biologico che sociale-comportamentale ed etico, e ciò potrebbe accadere se la specie autoctona disponesse di facoltà intellettive proprie.

    Questo articolo è dell’astrofisico Roland Lehoucq ma si tratta di una "integrazione ed adattamento di un articolo originale". Non sappiamo chi abbia realmente scritto il commento finale:



    Un’ultima considerazione: e se il pianeta da terraformare fosse il nostro?


    Non esiste alcun accenno ai deliri complottistici del morgellons o delle piogge di sangue...ma come ben sappiamo Straker è abile nei copiaincolla a "macchia di leopardo" e così cità da un suo articolo le parole di Rady Ananda (altro complottaro feroce) che descrivo il nostro Pianeta in mano a Corporations spietate che pian piano stanno modificando il nostro ambiente per scopi misteriosi.

    Quindi, secondo Rosarione, due indizi fanno una certezza. Il Terraforming lo stanno facendo sul nostro pianeta anche grazie alle scie chimiche, che rilasciano nanoimpianti al silicio e cellule di Kerala per trasformare gli esseri umani in organismi bionici.
    Ci ritroveremo tutti quanti a svolazzare di isola in isola come su Second Life. E poi ... come dare torto a queste Corporations. Tanto loro ed i loro dipendenti, tra cui il sottoscritto, sono immuni a queste cazzate nanocose di Koala.
    Non c'è proprio speranza. Anche Lord Casco sembra piuttosto provato per aver cercato di rigirare la frittata in attesa di tempi migliori. Con tutto questo copia incolla latiginoso deve anche essersi emozionato.
    Vi lascio con il meglio di questo uomo ormai sfinito:



  • Brutte minacce:








  • Caduta di pressione dopo i litigi con il filtro antispam.







  • Buoni Imbut a tutti...
    :)





    Link interessanti





  • Terraforming simulator project






  • Terraforming: Il Pianeta rosso diventa verde








  • Terraformingcalculator







  • Come terraformare Marte
  • 1 commento:

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